La collettiva DUST AND ROOTS /Polvere e radici, è la restituzione di due mesi di lavoro che si sono potuti attuare grazie al Capacity Building di Hypervillage, progetto sostenuto dal Ministero della Cultura. Attraverso il bando Suoli Incoerenti sono stati selezionati i 9 artisti con cui è stata costruita questa collettiva: Edoardo Armellin, Chiara Benzi, Daniel Bresolin, Lucrezia Di Carne, Eleven-Fortytwo, Giulia Gaffo, Francesco Bruno Niero, quatrième paysage, Lisa Sieni. Il tema centrale del Grounding è stato indagato attraverso le riflessioni preliminari degli artisti e il coinvolgimento di una serie di attori del mondo dell’arte capaci di aprire prospettive reali sul tema e su quello che è il panorama artistico contemporaneo. Sono stati coinvolti nel processo Matteo Bergamini, Pietro Gaglianò e Benedetta Panisson. Osservatore esterno del percorso, in grado di leggerne la pertinenza, il curatore Daniele Capra. La condivisione del tempo, delle idee, dei progetti costruiti in stretto legame con gli spazi della villa ha dato la possibilità agli artisti di proporre lavori profondamente integrati nella realtà che hanno osservato, letto, da cui si sono fatti ispirare e traviare, nel tentativo di restituire un genius loci che, primo fra tutti, disegni i contorni del radicamento. Ne è nata una mostra articolata, ricca di linguaggi diversi, di materiali e di spunti di riflessione poetici e sospesi tra le radici, che affondano nella terra per tenerti legato a ciò che è, e la polvere, che evanescente riempie l’aria per offuscare la vista del contingente e portare l’attenzione sulla memoria, su ciò che è stato e non è più, sulle premesse del presente che, sempre, affondano in tempi lontani. La condivisione di tempo ed esperienze è il sostrato fondamentale su cui far proliferare frammenti di futuro: forti di questa convinzione si sono [...]